Accadeva durante il Festival di Sanremo del 1991 e i conduttori della kermesse musicale erano Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech.
L’evento inizia il 27 febbraio e si conclude il 2 marzo di trentatré anni fa, e Riccardo Cocciante si aggiudica la vittoria della sezione Campioni con “Se stiamo insieme”.
Probabilmente lo avete notato anche voi, ma alcune annate del Festival sono più ricche e prolifiche di altre, ed il 1991 è una di queste.
Renato Zero arriva secondo con “Spalle al muro”, Marco Masini terzo con “Perché lo fai”, Umberto Tozzi quarto con “Gli altri siamo noi”, mentre Pierangelo Bertoli e i Tazenda raggiungono la quinta posizione con “Spunta la luna dal monte”. Non solo. Paolo Vallesi è primo nella sezione Novità con “Le persone inutili”, Raf partecipa con “Oggi un Dio non ho”, Jo Squillo e Sabrina Salerno cantano “Siamo Donne”, Al Bano e Romina Power si presentano al Festival come coppia per l’ultima volta col brano “Oggi sposi”.
Alcuni critici hanno definito questa quarantunesima edizione come “il Festival della tristezza”, data la malinconia intesa come filo conduttore di molte canzoni presentate, soprattutto quelle arrivate al primo e secondo posto. Tuttavia, sebbene entrambe malinconiche, “Se stiamo insieme” e “Spalle al muro” hanno intenti diversi.
Ribattezzata successivamente come “Vecchio”, “Spalle al muro” è una canzone che trasuda dolore e triste attualità, ma così tanto apprezzata da ricevere una standing ovation del pubblico in sala.
Ma è Cocciante a vincere.
Nato in Vietnam da padre italiano e madre francese, naturalizzato italiano, Cocciante scrive “Se stiamo insieme” con Mogol. Il singolo è un viaggio introspettivo dentro una relazione che sembra essere in crisi. Nonostante tale criticità, il cantante è intenzionato ad “investire” nel rapporto, cercando di capire quali siano le ragioni che tengono ancora legata la coppia.
E qui emerge il forte amore che lega lui e la sua metà, a prescindere dagli affanni e problemi quotidiani. Cocciante indaga quali siano le basi sulle quali si fonda la relazione e vuole proseguire ad investire in esse, poiché sono proprio queste che li hanno portato a stare insieme e scoprirsi. È ancora innamorato ed è vuole continuare ad esserlo. Sa che non sarà facile, ma dalla sua parte ha la determinazione e lucidità necessarie per riconoscere e neutralizzare gli ostacoli, oltre ad un sano amore che fa da collante alla vita di tutti i giorni.
Quindi, sebbene malinconica, “Se stiamo insieme” è portatrice sana di ottimismo e speranza positiva.
E forse è proprio questo aspetto che l’ha condotta alla vittoria.
Tuttavia, le polemiche non sono mancate quando viene nominato vincitore del Festival: la critica e i giornalisti ne contestano la vittoria. Il trionfo per Cocciante lascia un cattivo retrogusto, prova amarezza perché avverte che probabilmente, sia la critica che i giornalisti avrebbero voluto vedere altri sul podio.
Rimanendo comunque grato per la posizione raggiunta, Cocciante promette che non tornerà mai più in gara al Festival di Sanremo. Ed ha mantenuto l’impegno. È ritornato al Festival altre tre volte: nel 2009, nel 2019 e nel 2024, ma sempre e solo in qualità di ospite e non di concorrente.
E voi, ricordate cosa avete provato quando avete sentito questa canzone per la prima volta?
È legata a qualche ricordo particolare?
Di seguito il link per il video e il testo di “Se stiamo insieme”.
Ma quante storie ho già vissuto nella vita
E quante programmate chi lo sa
Sognando ad occhi aperti
Storie di fiumi, di grandi praterie senza confini
Storie di deserti
E quante volte ho visto dalla prua di una barca
Tra spruzzi e vento, l'immensità del mare
Spandersi dentro e come una carezza calda
Illuminarmi il cuore
E poi la neve bianca, gli alberi, gli abeti
L'abbraccio del silenzio
Colmarmi in tutti i sensi
Sentirsi solo e vivo tra le montagne grandi
E i grandi spazi immensi
E poi tornare qui, riprendere la vita
Dei giorni uguali ai giorni
Discutere con te
Tagliarmi con il ghiaccio dei quotidiani inverni
No, non lo posso accettare
Non è la vita che avrei voluto mai desiderato vivere
Non è quel sogno che sognavamo insieme, fa piangere
Eppure io non credo questa sia l'unica via per noi
Se stiamo insieme ci sarà un perché
E vorrei riscoprirlo stasera
Se stiamo insieme qualche cosa c'è
Che ci unisce ancora stasera
Mi manchi sai, mi manchi sai, ahi
E poi tornare qui, riprendere la vita
Che sembra senza vita
Discutere con te e consumar così i pochi istanti eterni
No, non lo posso accettare
Che vita è restare qui a logorarmi in discussioni sterili
Giocar con te a farsi del male il giorno
Di notte poi rinchiudersi
Eppure io non credo questa sia l'unica via per noi
Se stiamo insieme ci sarà un perché
E vorrei riscoprirlo stasera
Se stiamo insieme qualche cosa c'è
Che ci unisce ancora stasera
Mi manchi sai, mi manchi sai, ahi, ahi
No, no, no, no, no
Mi manchi sai, ah-ah-ah
Oh, oh no-no